
La Pupa e il Cavallo, dolci tipicità della Pasqua in Abruzzo
Alle bambine si regalava la Pupa, ai bambini il Cavallo. Le golose tradizioni dolciarie abruzzesi, ricche di fascino e sapore!
Cercando nella memoria (lontana, visto che da anni vivo a Milano), mi viene in mente un dolce pasquale tipico della mia regione, l’Abruzzo.

Era un dolce semplicissimo, ma per noi bambini affascinante. Perché era un dolce e insieme era una specie di giocattolo. Quindi, attesissimo durante le vacanze pasquali, perché le nonne, di solito, lo confezionavano durante la Settimana Santa e ce lo consegnavano la mattina di Pasqua.

Alle bambine si regalava la Pupa, ai bambini il Cavallo.
Ricetta facile e semplice, a base di biscotto cotto al forno: farina, zucchero, pochissimo burro, una bustina di lievito in polvere per dolci, poco olio, poco latte, scorzetta di limone grattugiata.
Non saprei indicare le dosi, anche perché le nonne andavano a occhio: bisognerebbe ottenere una pasta morbida, ma consistente, stesa in modo che sia spessa almeno un centimetro, altrimenti in forno si seccherebbe troppo.
La tradizione, ma non da tutti rispettata, vorrebbe l’uovo nella pancia, che si inserisce crudo nella pasta modellata ovviamente a forma di bambola o di cavallo.

L’uovo si deve mettere prima a bagno in acqua fredda e poi si inserisce nella pancia del biscotto, chiuso con listerelle di pasta, magari spennellate di rosso d’uovo per lucidarle.
La bravura della cuoca consiste nella modellatura e nelle decorazioni: qualche nonna si sbizzarriva addirittura nel creare le trecce di pasta al cioccolato per la Pupa o la coda e la criniera per il Cavallo.
E poi grande profusione di confettini colorati o d’argento per disegnare i contorni dei personaggi, la gonna, il corpetto, la bardatura.
A questo punto, una volta sfornati, i due dolci erano pronti per fare felici i bambini di casa!
Franca D. Scotti
Chi è Franca Dell’Arciprete Scotti
Mille interessi, curiosità a 360°, passione per i viaggi: per fortuna la laurea in Lettere Classiche riesce a contenere tutto con precisione e metodo. Giornalista dal 1991, dedica molto tempo a vivere in giro per il mondo.